I più antichi documenti che riportano il nome di Saluzzo risalgono agli anni intorno al Mille, anche se la presenza nel territorio di rinvenimenti archeologici di epoca romana induce a pensare all’esistenza di un insediamento preesistente.
Sull’origine del nome “Saluzzo” (piemontese Salüsse; latino Saluciae, -arum) sono state avanzate varie ipotesi: secondo alcuni esso deriverebbe dal nome della popolazione ligure Salii (“Sales”) e dal termine longobardo “Hütten” (capanne); per altri dal termine germanico “Sala” (stanziamento di persone) attraverso il diminutivo “Salucula”; per altri ancora dal latino “Aquae Salutiarum” (acque della salute) con riferimento ad una non precisata fonte di acque particolarmente salubri.
Testo tratto dal sito del Comune di Saluzzo
Intorno alla metà del XII secolo la decisione del primo marchese Manfredi di stabilire la capitale dei propri domini a Saluzzo ne favorì la graduale trasformazione da piccolo borgo a ricca città fornita di castello e dotata di una doppia cinta muraria; i suoi successori riuscirono, con alterne fortune, a ritagliarsi uno spazio importante nel sistema geopolitico regionale a danno dei Comuni vicini e dei duchi di Savoia, mantenendo, anche grazie ai legami politici e culturali con la vicina Francia, la propria autonomia politica per quasi quattro secoli.
Il Marchesato di Saluzzo, che comprendeva oltre alla pianura saluzzese le valli Po, Varaita, Maira e Grana e le enclave di Carmagnola, Dogliani e Centallo, raggiunse la massima fortuna nel XV secolo sotto i successivi governi di Ludovico I e Ludovico II, quando all’espansione economica e ad una crescente prosperità, garantite da un lungo periodo di pace interna ed esterna, fece riscontro lo splendore delle arti e delle lettere. La costruzione dell’imponente cattedrale e l’istituzione nel 1511 della diocesi intesero rimarcare l’indipendenza del piccolo stato; la costruzione del “Buco di Viso” (primo tunnel sotto le Alpi della storia) favorì le comunicazioni e i rapporti commerciali con la Francia meridionale; importanti interventi di governo del territorio e delle acque favorirono lo sviluppo agricolo ed artigianale. Saluzzo si abbellì di quegli insigni monumenti e di quelle soluzioni urbanistiche che ancora oggi fanno del suo centro storico, disteso a ventaglio sulla collina e conservatosi quasi intatto nei secoli, un piccolo gioiello di arte e architettura.